FEDERICO II DI SVEVIA

Federico II di Svevia, con la sua personalità sicuramente singolare, ha da sempre alimentato interesse e curiosità di studiosi e gente comune, tanto da essersi guadagnato appellativi come “stupor mundi” e “martello del mondo”, e da aver dato origine ad innumerevoli leggende che lo vedono protagonista.

Già sulla sua nascita realtà e mistero si mescolano sino ad essere inscindibili, tanto che se sappiamo per certo che venne alla luce il giorno di S. Stefano dell’anno 1194, e se sembra piuttosto attendibile la storia che sia nato sotto un tendone al centro della piazza di Jesi (paesino nei pressi di Ancona), non sembrano invece trovare confema altri miti, quali, per esempio, che non fosse realmente  figlio di Enrico IV , o che addirittura fosse figlio di un monaco e una suora. La madre lo diede alla luce in età avanzata ed il popolo stentava a credere che davvero fosse incinta: per questo motivo la donna scelse di partorire in un luogo tanto inusuale, fugando così ogni dubbio sulla sua maternità. Nessuno avrebbe però impedito alle persone di vedere in quella nascita straordinaria la realizzazione di varie profezie che lo vedevano talvolta  come il dominatore del mondo, talaltre addirittura come l’anticristo.

Federico II fu Re di Sicilia, di Italia, di Germania, di Gerusalemme e Imperatore del Sacro Romano Impero. Ebbe quattro mogli e otto figli. Era un uomo colto e poliedrico: parlava correntemente sei lingue, amava la caccia e come è noto aveva vari interessi intellettuali, quali l’astronomia, la matematica, e la filosofia. Ci resta prova concreta di questo suo amore per scienze ed alchimia in Castel del Monte, edificio dalla forma originale che sotto ad ogni aspetto non è riconducibile a nessuna funzione normalmente attribuita ad un castello. Privo di elementi difensivi non poteva avere scopi militari, mancando elementi necessari alla caccia non poteva nemmeno essere adibito a tale attività. Purtroppo nei secoli alcuni elementi decorativi che sarebbero stati utili nel comprendere fino in fondo il significato dell’edificio sono andati perduti, ma ciò che ne resta, a partire dalla struttura ottagonale e al ripetersi costante del numero otto, alla sua posizione rispetto agli astri e ai motivi fortemente simbolici che lo caratterizzano non lasciano dubbi sul fatto che si tratti di una vera e propria dimora filosofica.

Un personaggio tanto eccezionale non avrebbe potuto di certo andarsene da questo mondo in silenzio. Anche qui non mancano leggende svariate: pare che gli fosse stato profetizzato che la morte l’avrebbe colto “sotto un fiore” nei pressi di una porta di ferro , cosa che in effetti avvenne , il 13 dicembre del 1250 a Castel Fiorentino, vicino ad una porta corrispondente a quella del vaticinio. Sembra che le sue ultime parole siano state: ”Ecco che è giunta dunque la mia ora”. Si dice che quando spirò la Puglia venne investita da violente calamità naturali: tempeste e terremoti diedero l’estremo saluto ad un uomo destinato a diventare leggenda.

R.Z.

Tutti i diritti riservati.

FEDERICO II DI SVEVIAultima modifica: 2018-12-15T16:16:36+01:00da sullanaveargo
Reposta per primo quest’articolo